Quando si parla di un cane la cui condizione clinica è stata clinicamente accertata ed è assodata una condizione di paralisi (plegia) permanente, ci sono alcuni aspetti nell’ambito dell’accudimento che sono tra i più importanti e che dobbiamo tenere in considerazione per la sua corretta gestione e la sua salute, vediamo insieme quali sono.

I primi argomenti che affronto con i proprietari alle prese con la nuova condizione del cane e che ripropongo anche qui per voi sono: la premitura della vescica, la prevenzione delle piaghe da decubito e la gestione sul carrellino. In questo momento facciamo una breve panoramica per poi rimandare ad articoli mirati ad ogni singolo aspetto.

Nella stragrande maggioranza dei casi un cane paralizzato non è più autonomo nella gestione dei suoi bisogni. Mentre le feci fuoriescono da sole una o due volte al giorno, in condizioni normali, il discorso urina è strettamente legato al mancato funzionamento della vescica che viene definita “vescica neurologica”. La premitura della vescica è una manovra manuale di compressione con cui andiamo a far uscire meccanicamente l’urina in essa contenuta, sostituendo di fatto l’emissione spontanea ormai interdetta. Ci sono diverse tecniche di premitura che possono essere utilizzate in base alla taglia, alla conformazione ed al sesso del cane, possono essere facilmente imparate e con un pò di pratica si è in grado di far espellere tutta l’urina o quantomeno la maggiorparte di essa. Ma perchè è così importante la premitura della vescica? Perchè, tra le altre cose, il ristagno di urina può creare una sovraestensione della vescica facendole perdere la naturale elasticità se non in alcuni gravi casi causandone la rottura, perchè crea un potenziale serbatoio per la proliferazione di batteri che innescano cistiti di cui abitualmente può soffrire un cane paralizzato (con eventuale rischio di ripercussioni sulla salute dei reni), perchè con questa semplice manovra si agevolano le operazioni di pulizia ed igiene della casa, dell’ambiente e soprattutto del cane stesso.

La prevenzione delle piaghe da decubito è un aspetto altrettanto importante, perchè lavorando in anticipo sulla prevenzione con facili accorgimenti (e tempismo all’occorrenza) è possibile evitare che si formino queste tipiche lesioni dovute alla pressione della pelle sempre nello stesso punto dove appoggia abitualmente il cane, tenendo presente che si possono formare in pochi giorni ed impiegare mesi poi a guarire, a volte con non poche difficoltà. Il rischio che si formino è più elevato in cani di taglia medio/grande, ma in alcuni casi possono presentarsi anche in cani di taglia piccola ed in questo caso molto spesso sono legate al modo di muoversi del cane quando non indossa il carrellino.

La gestione sul carrellino è il terzo elemento associato alla nuova condizione del nostro cane non più autonomo nei suoi spostamenti. O meglio…è autonomo in casa perchè utilizza le zampe anteriori per spostarsi ma ha bisogno di questo ausilio per effettuare delle passeggiate in esterna. Rispetto solo a pochi anni fa ci sono ormai in commercio molte varianti di carrellino facilmente acquistabili sia on-line che presso aziende specializzate, non in ultimo c’è anche un pò di offerta fai da te oppure di compra/vendita/donazione usato che a volte agevola nei primissimi periodi. Ma questo strumento è importantissimo e deve poter garantire non solo la comodità del cane ma anche tutelarlo sotto alcuni aspetti che riguardano la sua salute, per questo va scelto con molta cura. C’è un mondo dietro la parola “carrellino” e lo scopriremo mano a mano.

Questi tre aspetti verranno trattati e sviscerati singolarmente in appositi articoli del nostro blog.

Vi ricordiamo che nelle apposite sezioni del nostro portale è anche possibile richiedere una consulenza personalizzata e/o il supporto di figure professionali formate che possano supportarvi nel quotidiano.

Eliana Martorano

Condividi questo articolo!